Grazie ad una mobilità sostenibile, navigheremo nel cuore della città e Padova si lascerà ammirare dall'angolazione inedita dei suoi navigli. Un percorso fluviale suggestivo, ambientale e culturale, che ci porterà a costeggiare le antiche mura rinascimentali veneziane erette nel XVI sec. fino all'antico scalo fluviale del Portello con la sua scalinata recentemente riportata agli antichi splendori.
La rete dei corsi d’acqua a Padova costituisce una macchina ingegnosa, frutto di una lunga e articolata storia, scritta da arditi ingegneri e da una moltitudine di contadini e braccianti che con il loro lavoro hanno garantito alla città sicurezza e funzionalità. Alimentata dai fiumi Brenta e Bacchiglione, questa macchina ha condizionato nei secoli l’organizzazione della città.
La naturale partenza dell’itinerario è la conca di navigazione delle Porte Contarine (1526), manufatto idraulico che fino al secolo scorso ha garantito il transito delle imbarcazioni lungo il naviglio interno. Il primo tratto del Piovego lambisce le mura romane dell’arena, al cui interno troviamo la celebre Cappella degli Scrovegni, e quelle cinquecentesche costruite dai veneziani. Raggiunto il borgo del Portello, ammireremo Porta Ognissanti, dove faceva capolinea il celebre Burchiello. In località San Gregorio si rimane sull’argine dell’omonimo canale per proseguire successivamente lungo il canale Scaricatore sino al Bassanello. Collegati fra loro dalla Conca di Navigazione di Voltabarozzo, questi due canali garantiscono la sicurezza idraulica della città e costituiscono una sorta di circonvallazione fluviale che negli anni ’50 ha sostituito il naviglio interno. Quest’ultimo, caduto in disuso, è stato in parte interrato, alterando definitivamente il volto della città.
La giornata potrà poi proseguire con una visita alle tante attrazioni culturali della città o per una semplice ma suggestiva passeggiata tra le imponenti piazze, vicoli e botteghe
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